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01.09.2013 - Marisol Bertero

Intervista a Federico Infantino campione di Wave Riding

Ponente ligure, terra di sole, di mare, di clima mite di buon cibo. Ma anche noi coviamo i nostri tesori, che purtroppo, a causa di sport più famosi come il calcio, spesso vengono trascurati dalla stampa nazionale: allora ci prendiamo personalmente l’impegno di farvi scoprire qualche intrepido sportivo. Dopo i drift trikes, vogliamo presentare il campione del Fuerte Wave Classic 2012, Federico Infantino.

Federico quando hai cominciato a praticare il windsurf e da cosa è nata questa tua passione?

“Ho messo piede per la prima volta su una tavola da windsurf nel 1998 presso la scuola di Bordighera No stress Team gestita dal Grande Paolo Ghione (allenatore olimpico della classe RS:X e tecnico federale FIV )” spiega il ventenne, che poi aggiunge: “ sono capitato li per caso a guardare mio padre che aveva iniziato un corso, mi ha subito incuriosito come sport ed ho voluto provare: quel giorno mi ha stravolto la vita!” Da quel momento in poi, Fede è praticamente cresciuto in quella spiaggia e nel 2000 ha iniziato a gareggiare a livello agonistico fino alla classe pre- olimpica.

Finchè non ti è più bastato.

“Avevo bisogno di più adrenalina quindi alla fine del 2005 ho deciso di lasciare le gare per dedicarmi al settore più estremo del windsurf, ovvero il wave riding” racconta Infantino. Questa infatti è una particolare disciplina per cui servono onde alte e vento molto forte, le tavole e le vele utilizzate sono molto più piccole di quelle standard e quindi servono condizioni giuste per farle galleggiare: obiettivo ultimo dello sport è fare acrobazie aeree.

Descrivici una tua giornata tipo.

“Dipende da dove mi trovo: qui a Bordighera le condizioni meteo marine necessarie per i miei allenamenti sono praticamente inesistenti, e poiché purtroppo in questo sport non girano molti soldi  quando sono a casa mi tiro su le maniche per mettermi qualche soldino in tasca!” dichiara  Federico, che poi precisa  invece che quando è all’estero si alza al mattino verso le 9.30 facendo una buona colazione, entra e rimane in acqua per circa tre ore, pranzando successivamente con un panino veloce e tornando ad allenarsi nel primo pomeriggio con un’altra sessione da due ore.

E infine si confessa: “Un mio difetto? Dovrei fare un più di palestra!”

Qual è il mare più bello che ti è piaciuto affrontare? Quali sono le emozioni che provi quando cavalchi un’onda?

“Questa è una domanda molto difficile , ogni spot nel mondo ha le sue caratteristiche. Sud Africa ed Hawaii per ora sono nei primi posti”, e poi racconta che  “più prendi rischi e più le emozioni sono grandi: purtroppo però non ci sono solo emozioni positive, quando si sbaglia in condizioni di onda grossa bisogna avere tanto coraggio e sangue freddo per limitare i danni e riportare la pelle a casa. Quest’ inverno per esempio durante la mia ultima tappa del campionato americano alle Hawaii me la sono vista veramente brutta!”

Adesso devi spiegare cosa è successo. 

Federico quindi si accinge a premettere che la gara si svolgeva con un mare arrabbiato (le onde arrivavano fino a otto metri di altezza) e pochissimo vento. “Poco prima dell’inizio della mia heat, mentre testavo le condizioni nel warm up, ho sbagliato il timing di un’onda: il mio materiale ( tavola e vela ) è andato distrutto su una scogliera ed io sono rimasto per ben 21 minuti in mezzo a quei palazzi d’acqua a frullare”. L’atleta spiega che la gara è poi stata sospesa , e i soccorsi non riuscivano a raggiungerlo. Testimoni raccontano che spesso stava più di venti secondi sott’acqua ad onda.

Quindi ci confessa: “Non vi nascondo che mentre ero li ho pensato al peggio , poi mi sono tirato due schiaffi per reagire e con le ultime forze , nuotando come un pazzo e facendomi frullare dalle onde più grosse sono riuscito ad arrivare a terra”

Torniamo ad un argomento più piacevole, anch’esso parte della tua avventura sportiva: nel  2012 hai vinto il tuo primo contest internazionale: il Fuerte Wave Classic. Che emozioni hai provato?

“Emozioni fantastiche, era una gara ad invito, venivano convocati solo sedici riders tra i migliori d’Europa , il livello era altissimo, ero tornato da poco dalle Hawaii ed ero ben allenato” racconta Infantino, aggiungendo che vincere quel contest è un qualcosa che difficilmente scorderà. 

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

“In questo momento sto organizzando il mio prossimo viaggio e realizzerò un mio sogno , ovvero ‘surfare’ in Australia” ci informa Federico, che poi aggiunge qualche dettaglio: “questo però sarà differente dagli altri viaggi che ho fatto: gli spot dove andrò a ‘surfare’ sono praticamente in mezzo al deserto, ma la mi aspettano quelle che sono tra le onde più belle del mondo”

  

Potete seguire Federico Infantino sul suo sito internet :

www.federicoinfantino.com

 

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