La storia di Vittorio, al primo IronMan vince il titolo di categoria tra gli italiani
Ponenteoggi ha deciso di raccontare l'esperienza del giovane tri-atleta Vittorio Macini, 27 anni, che ha compiuto l'impresa di terminare in modo brillante un Iron Man, la temuta gara di triathlon, che ha dell'impossibile.... Lo ha allenato il preparatore di Finale Ligure Luca Alfonso.
A volte i sogni possono diventare realtà. Quando c'è l'impegno, la passione, la volontà, la forza. Tutto è possibile. Anche fare un Ironmen. Per i profani, dando qualche numero, si tratta del triatlhon più estremo che mette insieme 3 km e 800 metri a nuoto, 180 km di bici e una maratona a piedi.
Non in diversi giorni, ma di seguito. Vittorio Macini ha portato a casa l'impresa: è andato in Austria ed è tornato vincitore. Vincere vuol dire non arrivare primo, ma tagliare il traguardo con le proprie emozioni, i propri sogni, la propria realtà quotidiana e migliorarla.
L'impresa è stata compiuta anche grazie alla grande competenza del suo preparatore atletico, allenatore e grande amico: Luca Alfonso, torinese di nascita ma in Liguria da qualche anno, dove nella zona di Finale Ligure e Savona esercita la professione di preparatore atletico per tri - atleti, runner e nuotatori.
Per Vittorio è stata una figura fondamentale e un prezioso punto di riferimento.
Vittorio Macini, è nato e risiede Borgomanero, classe 87, tesserato FITRI (Federazione Italiana TRIathlon) presso Team Hibiscus, ha preso parte alla gara di Triathlon Full Distance IRONMAN tenutasi a Klagenfurt in Austria pochi giorni fa.
"E’ stata la prima volta che mi cimentavo in una gara così lunga e importante . - Spiega Vittorio - Una manifestazione a livello mondiale alla quale anno preso parte quasi 3000 atleti provenienti da 10 Nazioni diverse.
Come certamente saprete l’ironMan è una delle distanze tipiche della specialità Triathlon che comprende l’insieme di tre discipline da compiere NOSTOP: nuoto (3’860mt), bicicletta (180,260Km) e corsa (42,195) cioè la tanto temuta maratona.
Ho concluso la mia esperienza col tempo ufficiale di 11h02’19’’ classificandomi 827° su 3000, 58° di categoria e 1° Italiano della mia categoria M25-29.
Un anno di intensivi allenamenti, seguito dal mio preparatore atletico nonché amico Luca Alfonso, mi hanno regalato l’emozione di diventare IronMan.
E' stata un'esperienza incredibile che ti tocca nel profondo dell'animo! Molti vedono questo solo come un compiere le distanze nel minor tempo possibile ma non è così. L'IronMan è un periodo che dura mesi, anni, nel quale cambi comportamenti ed abitudini. Dove non sei il solo a farne parte ma anche la tua famiglia ne diventa protagonista indirettamente, assecondando i tuoi allenamenti e le tue assenze.
Molte volte è stata dura, ma quando ti attacchi ad un obiettivo, ad un sogno, trovi sempre la forza di andare avanti e di crederci sempre!
Durante la gara cambi vita, cambi modo di vedere le cose. E' una sorta di Zen in movimento. Dove hai la possibilità di ripensare alla tua vita, dove è più facile studiare soluzioni ai propri problemi, dove ti rendi conto che certi problemi in realtà sono privi di senso. E' stato un viaggio vissuto con il corpo, ma più con il cuore e con l'anima!
A prescindere dal tempo o dalla "facilità" del percorso (a parere mio non ci sono IM facili, sono tutti molto duri dato il chilometraggio) è stato un cammino che mi ha aperto la mente e cambiato la vita!
Non sono un fenomeno e non voglio passare come uno che si crede tale.
La gente in giro tende ad esagerare e a fraintendere quello che vede e legge.
L'unica differenza è il momento in cui prendiamo la decisione di affrontare questo viaggio, lungo e difficile, ma che alla fine sarà solo con sé stessi. Il sogno si realizza sotto il traguardo, quando con le lacrime agli occhi, comprendi la vera essenza della Triplice disciplina;
dedizione, sacrificio, costanza, sofferenza, amore e gioia. Perché senza queste sarebbe una vita sprecata".