Un grave incidente ha scosso la notte a Savona, quando una mamma e la sua bambina di otto anni sono cadute dallo scooter in via Stalingrado. L’incidente, avvenuto poco dopo l’una, ha causato grande spavento, in particolare per le condizioni della piccola. Mentre la madre, pur sotto shock, è rimasta illesa, la bambina ha avuto la peggio ed è stata subito soccorsa. La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento, ma stando alle prime ricostruzioni la donna avrebbe perso il controllo del mezzo, con la conseguente caduta di entrambe a terra.

La corsa contro il tempo per i soccorsi
Dopo la caduta, la priorità assoluta è stata la bambina. Immediatamente sono intervenuti i soccorsi con un’automedica del 118 e i militi della Croce Oro di Albissola Marina. Vista la gravità delle sue condizioni, la piccola è stata inizialmente trasportata all’ospedale di Savona, dove i medici hanno deciso di intubarla per stabilizzarla. In una vera e propria corsa contro il tempo, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, che l’ha trasferita d’urgenza all’ospedale Gaslini di Genova, un polo di eccellenza per la pediatria. Il trasferimento in elicottero sottolinea la serietà della situazione, con le speranze di tutti concentrate su una ripresa completa della bambina.
Un monito sulla sicurezza stradale
Ogni incidente stradale, specialmente quando coinvolge minori, ci interroga profondamente e ci ricorda la fragilità della vita. Un mezzo che per molti è sinonimo di libertà e agilità, come lo scooter, può trasformarsi in un attimo in una fonte di pericolo. Questo episodio drammatico a Savona serve da monito per tutti i conducenti: la prudenza e l’attenzione alla guida sono essenziali, specialmente quando si trasportano passeggeri così vulnerabili. I rilievi della Polizia Stradale faranno luce sull’esatta dinamica, ma la lezione più grande resta la consapevolezza che la sicurezza in strada non è mai scontata e che un attimo di distrazione può avere conseguenze incalcolabili.
Il dramma che si consuma in un istante sulla strada si trasforma in una lunga e dolorosa attesa. Mentre la bambina viene trasportata al Gaslini, la paura e l’angoscia della madre diventano il vero cuore della storia, un’agonia silenziosa che va oltre le ferite fisiche. La sua incolumità fisica è un piccolo sollievo di fronte all’incubo che sta vivendo, un peso emotivo che la città intera condivide in un’ansia collettiva, in attesa di notizie dall’ospedale. La vicenda, infatti, si fa monito per tutti, ricordandoci la fragilità dei nostri percorsi quotidiani e il profondo dolore che un attimo di distrazione può infliggere non solo a chi subisce l’incidente, ma a un’intera comunità.