Una mattinata estiva, come tante, si è trasformata in un incubo sul lungomare di Celle Ligure. Erano da poco passate le 7 quando, in uno dei luoghi più iconici e frequentati della riviera savonese, una lite è esplosa con una violenza improvvisa e brutale, lasciando dietro di sé sgomento e sangue sull’asfalto.
L’aggressione ha coinvolto un ragazzo di 24 anni, rimasto vittima di un attacco fisico che ha rapidamente superato il confine della discussione verbale. Calci, pugni, urla: il diverbio è degenerato in pochi istanti e ha assunto contorni drammatici quando uno degli aggressori ha impugnato un coccio di bottiglia e ha colpito il giovane al volto.
Il taglio, profondo e sanguinante, ha richiesto l’immediato intervento dei soccorsi. A rispondere prontamente è stata un’ambulanza della Croce Rossa di Varazze, giunta sul posto per prestare le prime cure. Dopo aver stabilizzato il ferito, i sanitari lo hanno trasportato in codice giallo all’ospedale San Paolo di Savona. Il giovane non sarebbe in pericolo di vita, ma le ferite riportate sono gravi e richiederanno tempo per guarire, sia fisicamente che emotivamente.

Una domenica di sangue sul mare: Celle Ligure sconvolta
Le cause che hanno scatenato la rissa restano, al momento, poco chiare. Nessuna testimonianza certa ha ancora permesso di chiarire cosa abbia fatto precipitare la situazione. Potrebbe trattarsi di una discussione banale, degenerata improvvisamente; oppure di vecchie tensioni esplose con violenza. Quel che è certo è che la scena ha lasciato attoniti i presenti e i primi passanti del mattino, che hanno assistito a un episodio fuori contesto in un luogo normalmente simbolo di relax, turismo e quiete estiva.
Il lungomare di Celle Ligure, teatro ogni giorno di passeggiate e colazioni all’aperto, è stato in poche ore trasformato in luogo del crimine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per delimitare l’area, ascoltare i testimoni e avviare le indagini. La priorità, ora, è chiarire l’identità dell’aggressore, la dinamica precisa dei fatti e l’origine del conflitto.
L’uso di un oggetto contundente come un coccio di bottiglia per colpire un’altra persona al volto lascia spazio a poche interpretazioni: si tratta di un gesto violento e potenzialmente letale, che solleva interrogativi non solo sulla pericolosità dell’aggressore, ma anche su quanto sia facile trasformare un momento di tensione in un atto di barbarie.
L’episodio ha colpito profondamente anche la comunità locale, che si interroga sul senso di sicurezza nei luoghi pubblici, soprattutto in un periodo in cui il paese ospita turisti e famiglie in cerca di tranquillità. La ferocia dell’aggressione ha infranto l’atmosfera serena del litorale, gettando un’ombra su una domenica d’estate che avrebbe dovuto essere, come sempre, fatta di sole, mare e spensieratezza.