Albenga, il sindaco impone il coprifuoco serale per 15 giorni per alcune attività a Pontelungo

Il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura dalle 20:00 alle 6:00 per alcune attività commerciali situate nella zona di Pontelungo. Questo provvedimento, che durerà 15 giorni, riguarda in particolare gli esercizi tra via del Roggetto e piazza Garibaldi. La decisione arriva in risposta a una situazione di crescente “degrado urbano e pericolo per la sicurezza”, causata da “fenomeni di forte aggregazione sociale” e consumo elevato di alcolici e stupefacenti nella speranza che si possa mettere fine ad una escalation di disagio diffuso nella comunità cittadina.

Le ragioni del provvedimento

Il documento del primo cittadino descrive un quadro di disagio che i residenti denunciano da tempo. Si parla di assembramenti notturni e comportamenti aggressivi che spesso sfociano in risse e minacce ai passanti. Questa ordinanza non è un’iniziativa isolata, ma il risultato di “numerose relazioni” della Polizia Locale e di provvedimenti di sospensione già emessi dalla Questura. Si aggiunge a un’altra ordinanza già in vigore, che vieta la vendita di alcolici da asporto su tutto il territorio comunale dalle 22:00 alle 6:00.

Il problema oltre il singolo atto

La decisione del sindaco di Albenga, sebbene drastica, rivela un problema ben più profondo e diffuso di quello che si può risolvere con una semplice chiusura. Questo provvedimento non è solo una risposta a un’emergenza, ma una dichiarazione d’intenti sul tipo di città che si vuole costruire. Si chiede una maggiore collaborazione dei proprietari degli immobili, affinché adottino criteri di selezione più rigidi per i nuovi affittuari commerciali. L’obiettivo è prevenire che gli esercizi vengano usati per attività che non si allineano con la vocazione storica e identitaria della zona. Questo non è un semplice “coprifuoco”, ma una chiamata a un’azione collettiva che coinvolga la comunità, i proprietari e le istituzioni per un bene comune.

Una strategia a lungo termine

L’ordinanza di 15 giorni non è che il primo passo di una strategia più ampia e mirata. L’amministrazione comunale ha infatti annunciato che continuerà l’attività di vigilanza, controllo e repressione delle attività illecite in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine. Ma la vera novità risiede nella volontà di “regolamentare l’apertura di nuove attività” in zone sensibili, limitando la possibilità di aprire determinati esercizi. L’obiettivo dichiarato è quello di preservare il valore storico, architettonico e l’identità del quartiere, dimostrando che la sicurezza e il decoro urbano sono parte integrante di un piano di sviluppo sostenibile per la città.

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