Bucci non si ferma, il PD denuncia: “Altri incarichi clientelari sulle spalle della Liguria”

Il segretario del PD Liguria e consigliere regionale Davide Natale ha lanciato un attacco frontale contro la giunta del presidente Bucci, accusandola di aver messo in atto una vera e propria “controriforma” della macchina regionale. Natale definisce la manovra come un “poltronificio” che graverà pesantemente sulle tasche dei cittadini liguri, con un costo stimato in centinaia di migliaia di euro all’anno per creare ulteriori incarichi super pagati e di fiducia diretta del presidente. La critica arriva a pochi mesi dalla precedente riforma della struttura regionale e dimostra, secondo il PD, la natura “pasticciona” della Giunta. L’intera vicenda, come sottolinea Natale, finirà sotto la lente della Corte dei Conti a seguito dei ricorsi presentati dal Partito Democratico.

Ridimensionamento del Capo di Gabinetto: alto stipendio senza competenze gestionali

Il primo punto focale della denuncia di Natale riguarda il Capo di Gabinetto. Il PD evidenzia come tale figura sia stata ridimensionata nelle sue competenze gestionali, confermando le precedenti obiezioni del partito sulla sua impossibilità legale di svolgere determinate funzioni. In particolare, il Capo di Gabinetto non sarà più responsabile dell’unità organizzativa della presidenza né gestirà affari europei, internazionali e servizi strategici di controllo. Nonostante il depotenziamento delle funzioni, il presidente Bucci ha mantenuto inalterato lo stipendio del dirigente: oltre 250 mila euro, una cifra pari a quella del Segretario Generale. Il PD si dice intenzionato a chiedere formalmente alla Corte dei Conti di valutare lo status e la validità legale dei provvedimenti che erano stati sottoscritti e approvati in precedenza dal Capo di Gabinetto, ora privato di tali poteri gestionali.

Le due nuove, costosissime poltrone

L’accusa di “poltronificio” si rafforza con la creazione di due nuove e costose figure dirigenziali. La prima è il Responsabile dell’attuazione del programma di governo. Questo ruolo, la cui durata e stipendio sono fissati discrezionalmente dal presidente Bucci, avrebbe la funzione di “monitorare” le azioni di amministratori, Segretario Generale e Direttori Generali. Il PD critica l’utilità di questa poltrona, il cui compenso resta sconosciuto, e ne sottolinea la natura di incarico fiduciario. La seconda, e più costosa, è il Direttore Generale di coordinamento. Questa figura va a sostituire il precedente Direttore Generale Centrale di coordinamento, che era un dirigente interno con un costo molto inferiore per le casse regionali. La nuova figura, invece, è alle dirette dipendenze del presidente e il suo costo è stimato, analogamente a quello del Capo di Gabinetto e del Segretario Generale, in più di 250 mila euro. Natale critica aspramente il fatto che, in entrambi i casi, si sia ribadito che le figure non avranno alcun ruolo gestionale, per “non correre il rischio di ricorsi”.

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