L’inverno non è ancora ufficialmente arrivato, ma per l’entroterra savonese, che comprende tratti montani e collinari, la preparazione è già a pieno regime. La Provincia di Savona è responsabile di ben 750 chilometri di rete stradale, un’estensione significativa che è la prima a subire le conseguenze di neve e gelo. Per garantire la sicurezza e la transitabilità di questi collegamenti vitali, Palazzo Nervi ha messo in campo un piano di manutenzione invernale che non ammette ritardi. L’investimento è considerevole: oltre un milione e seicento mila euro sono stati stanziati per coprire il servizio nel biennio 2025/2027. Questo importo testimonia l’alto costo della sicurezza in montagna, dove la rapidità di intervento è essenziale non solo per la mobilità, ma anche per l’accesso ai servizi essenziali.
La macchina logistica: appalti, lotti e la strategia del sale
L’efficacia del piano si basa su una complessa ripartizione logistica. Il servizio di manutenzione invernale è stato suddiviso in dodici lotti lungo l’intera rete stradale provinciale. Le procedure di gara sono state espletate, portando all’identificazione di cinque società aggiudicatrici che si divideranno il compito di sgomberare la neve e trattare le strade con l’antigelo. Questo frazionamento è cruciale per assicurare che i mezzi siano dislocati in modo strategico e possano intervenire rapidamente in diverse zone contemporaneamente. Il piano non si limita alla rimozione della neve: la Provincia ha provveduto anche all’acquisto di trenta tonnellate di salgemma, un volume massiccio destinato al trattamento antighiaccio delle strade a rischio gelate. Questo sale è la prima linea di difesa, necessario anche quando “la dama bianca” non si presenta, per prevenire il pericoloso strato di ghiaccio nero.

La sfida dei lotti scoperti: un punto di vulnerabilità
Nonostante il successo generale delle gare d’appalto, il processo ha rivelato un punto di vulnerabilità nel sistema: ben quattro lotti sono rimasti senza richieste da parte delle aziende. Questi lotti comprendono aree delicate, tra cui i Comuni di Sassello e Urbe, Stella e l’entroterra di Albenga e Laigueglia. L’assenza di offerte per queste aree solleva interrogativi sulla convenienza economica o sulla difficoltà logistica di operare in quei territori specifici. La Provincia dovrà ora trovare soluzioni alternative e rapide per garantire che anche queste zone non rimangano isolate in caso di maltempo. La montagna non ammette lacune nella copertura del servizio, e la mancata assegnazione di un lotto può trasformarsi rapidamente in un problema di sicurezza pubblica, isolando intere comunità.
L’importanza dei comuni: il caso di Cairo Montenotte
L’operazione di messa in sicurezza non è solo un affare provinciale. I Comuni giocano un ruolo fondamentale nella gestione della loro rete stradale interna. Cairo Montenotte, il Comune più grande dell’entroterra, ha dimostrato lungimiranza rinnovando il proprio appalto per il servizio neve per i prossimi due anni, stanziando una previsione di oltre seicento mila euro. Questa cifra, significativa, evidenzia come l’onere finanziario della prevenzione sia ripartito su più livelli amministrativi.




