Caos notturno ad Alassio: l’eco di una notte di eccessi e la sfida della convivialità

Alassio, tra la notte di giovedì 17 e venerdì 18 luglio, ha vissuto momenti di tensione che hanno interrotto la consueta tranquillità del suo centro. Poco dopo la mezzanotte, davanti alla storica e rinomata pasticceria Balzola, un diverbio tra gruppi di giovani è sfociato rapidamente in una scena di disordine. Sedie sono state lanciate e le urla hanno rotto il silenzio notturno, creando attimi di apprensione.

Fortunatamente, la situazione è rientrata grazie al pronto intervento dei carabinieri, che hanno ristabilito l’ordine in tempi brevi. È un sollievo constatare che, nonostante la concitazione, non si sono registrati feriti né danni materiali al locale. La Polizia di Stato ha già avviato le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Questo materiale sarà fondamentale per ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e risalire all’identità dei soggetti coinvolti.

Oltre l’incidente: un campanello d’allarme per la comunità

L’episodio, sebbene si sia risolto senza gravi conseguenze immediate, solleva interrogativi importanti sulla gestione della vita notturna nelle località turistiche e sulla responsabilità collettiva. Carlo Maria Balzola, titolare della pasticceria e presidente Fipe Confcommercio, ha ribadito una preoccupazione già espressa in passato: l’importanza di non servire alcol a soggetti che potrebbero abusarne, trasformando la spensieratezza in disordine. Le sue parole risuonano come un monito, ricordandoci che la serenità di una città, soprattutto in estate, è un bene fragile che va tutelato con impegno congiunto.

Il ruolo dell’alcol e la cultura del divertimento

Il punto di vista di Balzola non è affatto banale. Non si tratta di demonizzare il divertimento o la vendita di alcolici, ma di promuovere una cultura della responsabilità. La notte di Alassio, con il suo mix di locali affollati e giovani in cerca di svago, riflette una dinamica comune a molte località costiere. Tuttavia, quando il consumo di alcol diventa eccessivo e incontrollato, la linea tra il divertimento e il degrado si assottiglia pericolosamente.

Forse è il momento di riflettere non solo sulle regole, ma anche sulla consapevolezza. Ogni esercente ha una responsabilità etica e legale nel valutare chi serve e in che quantità. Allo stesso modo, ogni giovane ha la responsabilità personale di gestire il proprio divertimento senza ledere quello altrui o la sicurezza pubblica. La “serenità della città” è un patrimonio comune che si costruisce giorno per giorno, e notte dopo notte, attraverso scelte responsabili da parte di tutti: residenti, commercianti e visitatori. Un incidente come quello davanti a Balzola, per quanto isolato, ci ricorda che la vigilanza e il dialogo tra tutte le parti in causa sono essenziali per preservare l’equilibrio tra la vivacità turistica e la qualità della vita.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *