Sulle orme di Sant’Orione: il successo del pellegrinaggio da Pontecurone a Casei Gerola

Domenica 13 luglio, una giornata splendida e baciata da una brezza leggera, ha fatto da cornice a un emozionante pellegrinaggio che ha unito storia, fede e natura. Un gruppo affiatato, composto da membri delle associazioni “Strada Facendo” e “Il Paese di Don Orione”, ha ripercorso le orme di San Luigi Orione e Sant’Agostino, camminando da Pontecurone fino al Santuario di Santa Maria delle Grazie a Casei Gerola. Non è stata solo una camminata, ma un’esperienza profonda, un tuffo nel passato che ha rafforzato legami e rinnovato la spiritualità.

Alle 8:15, al monumento di Don Orione a Pontecurone, il gruppo si è riunito, pronto a intraprendere un viaggio intriso di memoria. Il percorso ha attraversato il paese, scendendo poi attraverso il sottopasso della ferrovia per immergersi nelle serene strade di campagna che conducono a Casei Gerola. Ogni passo lungo questa antica via è stato un omaggio alla memoria di San Luigi Orione, che sicuramente percorreva questi stessi sentieri. La giornata, con la sua aria fresca e le nuvole che rendevano la camminata ancora più piacevole, ha permesso ai pellegrini di immergersi completamente nella natura circostante, tra campi rigogliosi e panorami unici. È stata un’occasione preziosa per socializzare, condividere un’esperienza comune e rafforzare i legami tra i partecipanti, rendendo il cammino un momento di profonda armonia.

Sulle orme di Sant'Orione: il successo del pellegrinaggio da Pontecurone a Casei Gerola

L’arrivo a Casei Gerola è stato accolto da un’emozione palpabile e da un’accoglienza festosa. Ancor prima che il gruppo fosse completamente visibile, le campane del Santuario hanno iniziato a suonare a festa, quasi a voler richiamare i pellegrini e indicare loro la via. Questo suono vibrante e gioioso ha reso l’accoglienza ancora più toccante e sentita. Un gruppo di persone di Casei ha atteso i pellegrini con grande gioia e piacere, manifestando un’ospitalità calorosa e genuina. È stato allestito anche un punto di distribuzione d’acqua, un gesto di premura molto apprezzato che ha simboleggiato la cura e la collaborazione della comunità locale.

Una volta giunti al Santuario Santa Maria delle Grazie di Sant’Agostino, i pellegrini hanno avuto modo di riposare e immergersi nella ricca storia di questo luogo sacro. Il Signor Lucio Garbelli ha illustrato con maestria come il Santuario sorga su un sito di notevole importanza storica e religiosa. Originariamente un tempio pagano, è stato poi trasformato in una piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria. La sua rilevanza storica si è accresciuta intorno al 723, quando qui ha sostato per una notte il corpo di Sant’Agostino, recuperato dal re longobardo Liutprando e destinato alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. La chiesa, acquistata da Don Orione nel 1932, continua a essere un punto di riferimento importante, un luogo di preghiera e celebrazione. Tutto ciò rende il Santuario un punto focale non solo per i devoti di Don Orione, ma anche per i pellegrini di oggi, testimoniando secoli di fede e devozione lungo queste antiche vie.

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