A Ceriale, salvataggio ad alta quota: paziente critico evacuato dal terrazzo con l’autoscala

La notte appena trascorsa ha rappresentato un banco di prova significativo per i vigili del fuoco di Albenga, costretti a passare con rapidità e prontezza da un’emergenza all’altra, dimostrando la natura complessa e imprevedibile del loro mestiere. In poche ore, il loro lavoro ha spaziato tra il supporto vitale in una situazione medica critica e la risposta a un incendio in un contesto di degrado, offrendo uno spaccato della loro dedizione e della varietà di scenari in cui sono chiamati a intervenire. Non si sono limitati a combattere le fiamme, ma sono stati un punto di riferimento cruciale in due situazioni umane totalmente differenti.

L’allarme è scattato alle 3:20 del mattino, quando una squadra è intervenuta in una casa di riposo a Ceriale. La richiesta del 118 era insolita ma urgente: un paziente in condizioni critiche e di peso elevato doveva essere evacuato da un terrazzo. Una sfida logistica e di sicurezza che richiedeva precisione e competenza. Con l’impiego di una barella bariatrica e l’ausilio di una scala aerea come sistema di sollevamento, i pompieri hanno condotto una manovra complessa e delicata, sollevando l’uomo con funi in totale sicurezza. In soli venti minuti, il paziente è stato affidato alle cure del personale sanitario, un risultato straordinario che sottolinea la loro capacità di agire come un ingranaggio essenziale nell’ingranaggio dei soccorsi.

Prima ancora, la stessa squadra era stata impegnata ad Albenga in un intervento altrettanto delicato ma con un contesto umano diverso. Le fiamme erano divampate in un appartamento al primo piano di un condominio disabitato, un luogo noto per essere rifugio di persone senza fissa dimora. L’incendio, alimentato da materassi e oggetti personali, ha richiesto un rapido intervento con l’autobotte per la riserva idrica. Al di là dello spegnimento, la preoccupazione principale era legata alla possibile presenza di persone all’interno. L’edificio è stato perlustrato con una termocamera, un gesto che evidenzia come, anche in luoghi apparentemente abbandonati, la ricerca di vite umane sia sempre la prima priorità. Fortunatamente, in questo caso, non sono stati trovati feriti.

Questi due episodi, pur separati e diversi per natura, raccontano la stessa storia: quella del silenzioso ma costante impegno di professionisti che non si fermano mai. Dalla gestione complessa di un’emergenza medica che necessita di attrezzature speciali, alla ricerca di vite in un luogo marginale della città, i vigili del fuoco sono sempre in prima linea. La loro non è solo una professione, ma un dovere che si manifesta nella capacità di passare con disinvoltura da un’emergenza all’altra, offrendo il loro aiuto a chiunque ne abbia bisogno, al di là delle circostanze o del luogo.

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