Albenga, maxi operazione anti-spaccio: quattro coinvolti e oltre un chilo di droga sequestrato

L’operazione anti-spaccio condotta dai carabinieri di Albenga non è soltanto un intervento di repressione del crimine, ma il tassello di una fotografia più ampia del territorio. Le province di Savona e Imperia, spesso percepite come tranquille, nascondono invece dinamiche complesse legate al traffico di stupefacenti. L’indagine, avviata nel febbraio 2025, ha permesso di far emergere una rete fiorente e organizzata, dimostrando quanto questo fenomeno sia radicato e quanto richieda un lavoro costante, silenzioso e meticoloso da parte delle forze dell’ordine.

Gli arresti e le misure disposte

Al termine dell’inchiesta, la Procura della Repubblica di Savona ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’applicazione di misure cautelari nei confronti di tre uomini: due italiani di 49 e 54 anni e un cittadino albanese di 51 anni, tutti pregiudicati e residenti nella provincia savonese. L’uomo di 54 anni è stato condotto nel carcere di Imperia, il cittadino albanese è stato posto agli arresti domiciliari, mentre per il terzo indagato è scattato l’obbligo di dimora con il divieto di uscire nelle ore notturne. La diversificazione delle misure sottolinea il ruolo distinto attribuito a ciascun soggetto e la precisa ricostruzione delle responsabilità maturata nel corso delle indagini.

Come si è sviluppata l’indagine

Il lavoro investigativo è stato definito “articolato” non a caso: i carabinieri hanno messo in campo pedinamenti, servizi di osservazione e un importante impiego di intercettazioni. Ogni dettaglio raccolto ha contribuito a ricostruire una rete di contatti stabile e ben organizzata, capace di rifornire diverse zone tra Savona e Imperia. L’indagine dimostra come il traffico di droga resti un fenomeno fluido, che si adatta rapidamente e richiede strumenti d’indagine altrettanto dinamici. Oltre ai tre principali indagati, è stato denunciato anche un altro italiano di 52 anni e due consumatori sono stati segnalati alla Prefettura.

Le quantità sequestrate e il valore economico

Il cuore dell’operazione non è solo l’aspetto umano, ma anche quello materiale: sono stati sequestrati circa 500 grammi di cocaina e 800 grammi di hashish. Una parte delle sostanze era già suddivisa in dosi pronte per la vendita, segno dell’intenso ritmo dell’attività. Assieme alla droga, i carabinieri hanno trovato circa 10mila euro in contanti, considerati provento dello spaccio. Numeri importanti, che raccontano un mercato ben più redditizio di quanto spesso si immagina, soprattutto in contesti di provincia.

Parallelamente alle indagini tradizionali, i carabinieri hanno effettuato accertamenti patrimoniali che hanno portato al sequestro preventivo di tre automobili e un motociclo, per un valore complessivo di oltre 60mila euro. Questo aspetto dell’indagine è particolarmente significativo: colpire i patrimoni illeciti è uno dei modi più efficaci per indebolire un’attività criminale. Non si tratta soltanto di togliere “strumenti” logistici, ma di interrompere un flusso economico che rende possibile la continuità dello spaccio.

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