Il problema della movida selvaggia, con le sue notti insonni e il degrado che porta, non è più un’esclusiva del quartiere di Vadino. La protesta, infatti, si è allargata al vicino Villaggio Iris, al confine tra Albenga e Alassio. I residenti di questa zona, stanchi della situazione, hanno deciso di unirsi agli abitanti di Vadino per far sentire la loro voce. Le testimonianze raccolte rivelano un quadro di “maleducazione, degrado e mancanza di igiene” che accomuna le due aree, entrambe situate vicino alle famose discoteche Essaouira e Le Vele.

Le lamentele dei residenti
Gli abitanti del Villaggio Iris, tramite un portavoce che ha preferito rimanere anonimo, hanno descritto una situazione “esasperante”. Le loro notti sono tormentate da musica ad alto volume, schiamazzi, urina e vomito sui muri e sulle strade. I residenti si trovano costretti a ripulire il degrado lasciato dai frequentatori della movida, che spesso abbandonano contenitori di cibo e bevande ovunque. La situazione, secondo le loro testimonianze, è “ben peggiore rispetto agli anni precedenti”. A queste problematiche si aggiungono le discussioni animate e il lancio di bottiglie vicino alla fermata del bus, la cui pensilina è stata più volte vandalizzata.
Problemi di viabilità e sicurezza
Il Villaggio Iris, oltre al degrado, deve affrontare anche un grave problema di viabilità. A causa della mancanza di parcheggi nelle vicinanze, molti ragazzi utilizzano la strada in salita del Villaggio come area di sosta, creando ostacoli alla circolazione e rischi per la sicurezza. Il portavoce ha raccontato un episodio emblematico: un mezzo di soccorso non riusciva a passare a causa delle auto parcheggiate in modo irregolare, costringendo i residenti a chiamare le forze dell’ordine. Questa situazione, definita “insostenibile”, ha convinto i residenti a unirsi per chiedere interventi concreti.
La protesta congiunta degli abitanti di Vadino e Villaggio Iris è un segnale forte che i cittadini non sono più disposti a tollerare il degrado e l’inciviltà legati alla movida. Non si tratta solo di una questione di ordine pubblico, ma di vivibilità e rispetto. L’esposto che i residenti intendono presentare ai Comuni di Albenga e Alassio dimostra che la soluzione non può venire da un singolo ente, ma richiede una coordinazione tra le amministrazioni locali e un’azione congiunta per il bene della comunità. La speranza è che questa iniziativa non cada nel vuoto e porti a soluzioni concrete, come controlli più serrati e una diversa gestione dei flussi di persone e veicoli, per restituire la tranquillità a chi abita queste zone.