Una complessa operazione internazionale ha portato all’arresto in Senegal di un uomo di 40 anni, latitante da due anni, accusato di un grave reato di violenza sessuale commesso ad Alassio ai danni di una ragazza di 19 anni. L’uomo, un cittadino senegalese, era fuggito nel suo Paese d’origine poco dopo il crimine, sperando di sottrarsi alla giustizia. La sua cattura, avvenuta a Nguekhokh, è il risultato di un’incessante attività investigativa che dimostra come la cooperazione tra le forze di polizia internazionali sia oggi uno strumento fondamentale per garantire che i crimini non rimangano impuniti, anche quando i colpevoli cercano rifugio a migliaia di chilometri di distanza.
Un’indagine che attraversa il mondo
L’arresto è stato possibile grazie a una sinergia tra diverse unità investigative. A partire dal mandato di cattura internazionale, la Squadra Mobile della Questura di Savona e il Commissariato di Alassio hanno lavorato in stretta collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’esperto per la sicurezza italiano a Dakar e l’Interpol senegalese. Il reato per cui l’uomo è stato arrestato è grave: approfittando dello stato di difficoltà psicofisica della giovane vittima, dovuta all’assunzione di alcol, l’aveva costretta a subire atti sessuali nei pressi dei parcheggi di una discoteca. Un crimine locale, in una cittadina ligure, ha così innescato un’indagine globale.

Il messaggio dell’arresto
Il successo di questa operazione invia un messaggio chiaro e potente: l’impunità non è più garantita dal semplice attraversamento di un confine. Nell’era della globalizzazione, le forze dell’ordine sono sempre più connesse e determinate a chiudere il cerchio, non lasciando scampo a chi cerca di fuggire dalle proprie responsabilità. L’arresto del latitante dimostra che il perseguimento della giustizia è un impegno che supera le barriere geografiche e burocratiche. È la prova che la tenacia della polizia può trionfare sulla distanza e sul tempo, garantendo che le conseguenze di un crimine raggiungano il colpevole ovunque si trovi.
La giustizia per le vittime
In questa vicenda, l’arresto del latitante rappresenta un passo cruciale verso la piena giustizia per la giovane vittima. I due complici italiani, un buttafuori e un parcheggiatore, erano già stati arrestati e successivamente condannati per la loro partecipazione all’aggressione. La cattura del terzo uomo chiude un capitolo doloroso e offre un senso di completezza al processo legale. La storia di questa operazione è un promemoria dell’importanza di una giustizia che non si ferma, ma continua a operare in silenzio, attraverso collaborazioni complesse e internazionali, per assicurare che ogni persona coinvolta in un reato venga chiamata a rispondere delle proprie azioni.