Il Questore di Savona ha emesso un severo provvedimento di sospensione della licenza per trenta giorni a carico di un minimarket di Loano. La decisione, presa ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), non è una semplice sanzione amministrativa, ma un chiaro segnale di tolleranza zero nei confronti delle attività commerciali che mettono a rischio la salute e l’ordine pubblico, in particolare quando si tratta di minori. La proposta del provvedimento è partita direttamente dal Comando di Polizia Locale di Loano, a seguito di un controllo che ha rivelato diverse e gravi violazioni commesse dal titolare dell’esercizio. Questo episodio sottolinea l’efficacia del coordinamento tra le forze dell’ordine locali e l’autorità provinciale per la sicurezza.
Vendita illecita e ignoranza delle ordinanze
Le violazioni accertate dagli agenti sono state duplici. L’infrazione più grave riguarda la vendita di alcolici a minori di 18 anni. Il gestore è stato colto in flagrante mentre vendeva ai ragazzi non solo bevande alcoliche generiche, ma anche superalcolici, come bottiglie di vodka. Questo non è solo un illecito amministrativo, ma un atto che contribuisce direttamente all’abuso di alcol tra i giovani, con conseguenze potenzialmente devastanti per la salute pubblica e per l’ordine in generale. A rendere la situazione ancora più grave è stata la seconda violazione: al momento del controllo, il minimarket non avrebbe dovuto essere aperto. La sua attività era già stata limitata da una precedente Ordinanza Comunale, adottata proprio per le medesime motivazioni. L’inosservanza di tale disposizione ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria del titolare per disobbedienza ai provvedimenti dell’Autorità.

La recidiva e il rischio di revoca
Ciò che rende questo caso particolarmente emblematico è la recidiva del gestore. Non si tratta infatti della prima sanzione subita. Già nel mese di agosto, il Questore di Savona aveva adottato un analogo provvedimento di sospensione della licenza, seppur per un periodo più breve, ovvero quindici giorni. A fronte di questa nuova, palese contestazione, il titolare ha dimostrato una preoccupante e reiterata inclinazione a ignorare sia le leggi sia le disposizioni delle autorità. Questo comportamento non solo aggrava la sua posizione, ma spinge il Questore a valutare l’opzione più drastica. In base al secondo comma dell’articolo 100 del TULPS, l’Autorità valuterà ora se procedere con la revoca definitiva della licenza. Questa misura, se attuata, segnerebbe la fine dell’attività commerciale, ponendo l’accento sul fatto che l’interesse pubblico alla sicurezza e alla salute prevale sul diritto d’impresa quando quest’ultimo viene esercitato in violazione sistematica delle norme.
La tutela dei minori come priorità sociale
La vendita di superalcolici ai ragazzi, in un contesto dove è già presente un’ordinanza di limitazione, è un segnale di profonda irresponsabilità. Il minimarket non ha solo contravvenuto a una regola, ma ha dimostrato un disinteresse verso le conseguenze che i suoi prodotti hanno sui clienti più vulnerabili. L’azione congiunta della Polizia Locale e del Questore non è quindi solo repressiva, ma ha un forte valore educativo e preventivo per l’intera comunità. Serve a ricordare a tutti gli esercizi commerciali che i profitti non possono in alcun modo giustificare la violazione delle leggi a protezione dell’infanzia e dell’adolescenza.