La Polizia Locale di Finale Ligure ha messo a segno un’operazione di successo nella giornata di oggi, giovedì 31 luglio, a Varigotti, sequestrando un ingente quantitativo di capi di abbigliamento contraffatti e denunciando un uomo di 45 anni. L’intervento, parte di un servizio di contrasto al commercio abusivo attentamente pianificato, dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel tutelare l’economia legale e la sicurezza dei cittadini, evitando che la fuga dei venditori possa causare pericoli.
Il blitz sul lungomare e le falsificazioni
L’operazione si è svolta intorno a mezzogiorno, quando gli agenti della Polizia Locale hanno fermato un uomo, identificato come G.D., mentre sul lungomare di Varigotti proponeva l’acquisto di abiti ai bagnanti. Già a un primo esame, l’evidente contraffazione dei capi, che riportavano in bella vista i marchi delle grandi firme della moda, ha insospettito gli agenti. L’uomo e tutta la merce sono stati quindi condotti al Comando di Via Ghiglieri per ulteriori accertamenti.

Le conseguenze e la lotta alla contraffazione
La verifica ha confermato i sospetti iniziali, portando al sequestro di quasi 150 articoli, tra cui giacche, pantaloni, t-shirt, scarpe e altri accessori, tutti contrassegnati da marchi dell’alta moda falsificati. L’uomo è stato denunciato per aver posto in vendita merce con marchi contraffatti. Questo episodio sottolinea l’importanza di un controllo costante sul territorio, specialmente in luoghi ad alta affluenza turistica, dove i venditori abusivi spesso approfittano del grande afflusso di persone. La lotta alla contraffazione non è solo una questione di tutela del brand, ma anche di protezione dei consumatori e di contrasto a un’economia sommersa che evade il fisco e alimenta reti illecite.
Un gesto simbolico, un’economia sostenibile
L’azione della Polizia Locale di Finale Ligure non si è fermata al solo sequestro. Nelle stesse ore, gli agenti sono riusciti a identificare anche il responsabile di alcuni danneggiamenti avvenuti nei giorni scorsi nel rione di Pia, che è già stato convocato per la contestazione formale dei fatti. Sebbene i due episodi siano distinti, dimostrano una presenza capillare e un’efficienza delle forze dell’ordine sul territorio. Il sequestro di Varigotti, in particolare, è un chiaro segnale inviato sia ai venditori abusivi che ai potenziali acquirenti: l’acquisto di prodotti contraffatti non è un gesto innocuo, ma una pratica che alimenta un mercato illegale. L’impegno per un’economia sana passa anche da questi interventi, volti a garantire un commercio leale e trasparente per tutti. Per questo motivo l’incidente ha spinto gli inquirenti ad ampliare le indagini.