Monviso: riprese le ricerche del medico savonese Nicola Ivaldo, disperso da mesi

Sono ufficialmente riprese oggi, 29 luglio, le complesse operazioni di ricerca di Nicola Ivaldo, il medico savonese di 66 anni scomparso sul Monviso tra il 15 e il 16 settembre 2024. Dopo quasi dieci mesi di incertezza e una sospensione forzata a causa delle condizioni meteorologiche avverse, la speranza di ritrovare l’uomo si riaccende grazie a un coordinamento congiunto delle forze di soccorso.

Un nuovo sforzo congiunto sul campo

Su richiesta della Prefettura locale, è stato attivato un coordinamento tra il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco. Le operazioni sono iniziate alle 5 del mattino di oggi e proseguiranno senza sosta anche mercoledì 30 e giovedì 31 luglio. Sul campo, i Vigili del Fuoco hanno schierato due squadre SAF (Speleo Alpino Fluviale) da Cuneo, supportate dall’elicottero “Drago”. Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese contribuisce con due esperti piloti di droni, specializzati nel volo in montagna, e personale a terra altamente qualificato. Questa sinergia tra diverse unità operative è cruciale per affrontare un terreno tanto impervio e vasto come quello del Monviso.

Una scomparsa avvolta nel mistero

Nicola Ivaldo era partito per un’escursione in solitaria a bordo della sua auto, successivamente ritrovata nella frazione Castello di Pontechianale, vicino alla diga di un bacino artificiale. L’allarme è scattato il pomeriggio di lunedì 16 settembre dell’anno scorso, lanciato da familiari e amici preoccupati per il mancato rientro del medico in studio. Le ricerche vere e proprie sono iniziate il giorno seguente, martedì 17 settembre, e si sono scontrate fin da subito con notevoli difficoltà. Tra queste, l’impossibilità di stabilire un perimetro esatto, aggravata dal fatto che l’ultima cella agganciata dal cellulare di Ivaldo si trovava a Pinerolo (Torino), sul versante opposto rispetto alla Val Varaita (Cuneo) da cui era partito. Questo ha reso le operazioni iniziali estremamente complesse e dispersive.

La lunga attesa e la speranza che rinasce

Le ricerche erano state ufficialmente sospese lo scorso 9 ottobre 2024, quando il Monviso è stato sommerso dalla neve, rendendo impossibile proseguire. Pioggia, forte vento e abbondanti nevicate avevano purtroppo ridotto quasi a zero le speranze di ritrovare Ivaldo ancora in vita. Per familiari, amici e soccorritori sono stati mesi lunghi e difficili, segnati dalla frustrazione di doversi arrendere più volte al maltempo. Ora, dopo nove mesi di attesa, la decisione di riprendere le operazioni porta con sé una nuova, seppur flebile, speranza. La perseveranza delle squadre di soccorso e il sostegno delle autorità dimostrano un impegno costante verso le famiglie che attendono risposte, anche a distanza di tanto tempo.

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