Alassio, da sempre sinonimo di vacanze rilassanti, spiagge dorate e serate spensierate, si è trovata improvvisamente a fare i conti con un’amara realtà. La serenità che la contraddistingue è stata infranta da un episodio di violenza inaudita, che ha lasciato una coppia sotto shock e ha gettato un’ombra inquietante sulla tranquillità della città. L’accaduto non è solo la cronaca di una rapina, ma un segnale preoccupante che la criminalità non risparmia nemmeno le località turistiche più blasonate, minando il senso di sicurezza che i residenti e i visitatori danno per scontato.

La rapina che ha gelato il sangue
Tutto è successo in una tiepida sera, in una delle vie più frequentate di Alassio, via Dante. Una coppia, in un momento di quiete e spensieratezza, si stava dirigendo verso la propria auto. In un attimo, l’atmosfera idilliaca si è dissolta in un incubo. Due giovani, descritti come stranieri, hanno avvicinato l’uomo con un’aggressività che non lasciava spazio a fraintendimenti. In un gesto di violenza improvvisa e spiazzante, lo hanno spinto a terra. La scena si è svolta sotto gli occhi atterriti della moglie, impotente di fronte alla brutalità. I malviventi, con rapidità e sangue freddo, gli hanno strappato dal polso il Rolex, un orologio che non è solo un oggetto di valore, ma spesso un simbolo di successi personali, un ricordo o un lascito di famiglia.
Lo sfogo di chi ha vissuto l’incubo
La reazione della donna, profondamente scossa e ancora tremante per l’accaduto, è stata un misto di sdegno e incredulità. “Frequento Alassio da circa 60 anni, ma mai avrei previsto cose del genere. Non ho parole”, ha detto, e le sue parole, pubblicate anche sui social, hanno trovato un’eco immediata tra la comunità locale. La sua testimonianza non è solo la cronaca di un furto, ma un grido di allarme, la constatazione che qualcosa è cambiato, che il senso di sicurezza, un tempo inattacabile, è ora vulnerabile. La sua voce è diventata quella di molti che, pur non essendo stati vittime dirette, provano la stessa sensazione di impotenza e rabbia. La rapina non ha rubato solo un orologio, ma anche un pezzo di serenità, la certezza di poter camminare tranquilli per le strade della propria città.
Le indagini e l’attesa di giustizia
Nonostante l’amarezza del momento, le forze dell’ordine sono intervenute con prontezza. La Polizia di Stato ha avviato immediatamente le indagini, un’operazione che ora si basa sulla ricerca di prove e testimonianze per dare un volto ai responsabili. Le telecamere di sorveglianza della zona sono al centro delle investigazioni, e ogni frammento di filmato è cruciale per ricostruire il percorso dei rapinatori. C’è la speranza che la giustizia trionfi e che i colpevoli vengano identificati e puniti, non solo per il reato commesso, ma anche per aver infranto un tacito patto di convivenza civile che regge le comunità.