Finale Ligure si prepara a celebrare un piccolo, ma fondamentale, ritorno alla normalità. Gli ultimi giorni di lavori sul versante di Capo San Donato segnano la fine di un lungo periodo di disagi per la SS1 “Aurelia”, la vera arteria vitale della costa. Dopo mesi di limitazioni e traffico deviato a causa dello smottamento del 15 febbraio, l’amministrazione comunale, in collaborazione con Anas, ha annunciato la riapertura completa a doppio senso di marcia a partire da domenica 26 ottobre. Non si tratta solo di ripristinare il flusso veicolare; è il segnale tangibile di un passo decisivo verso la piena funzionalità del sistema viario ligure, cruciale per i pendolari, il turismo e l’economia locale.
Le notti finali dedicate alla finitura
Per garantire che la riapertura possa avvenire nei tempi previsti, le operazioni conclusive sono state concentrate nelle ore notturne, dimostrando un’attenzione pratica ai disagi dei cittadini. La strada resterà chiusa al traffico nelle notti tra giovedì 23 e venerdì 24 ottobre, e tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre, sempre dalle 21 alle 6. Questo piano di lavoro notturno è stato studiato appositamente per evitare disagi ai pendolari e assicurare la continuità del traffico diurno, specialmente in un tratto che funge da essenziale collegamento tra i caselli autostradali di Finale Ligure e Spotorno. Salvo imprevisti dovuti al maltempo, la giornata di sabato 25 ottobre sarà interamente dedicata all’asfaltatura e al tracciamento della segnaletica orizzontale, interventi estetici e funzionali che precedono la riattivazione completa.

Una riapertura parziale, ma efficace
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Folco, ha chiarito la modalità di riapertura che sarà adottata. Per il momento, il doppio senso di marcia utilizzerà la corsia del bypass viario provvisorio, realizzato in precedenza, e la corsia adiacente, oggi parte dell’area di cantiere. La porzione di strada più a monte, che è stata oggetto diretto dell’intervento di messa in sicurezza, resterà chiusa temporaneamente per permettere ulteriori operazioni tecniche finali e la rimozione definitiva dei macchinari. Le movimentazioni dei blocchi in cemento e le sistemazioni saranno eseguite anch’esse in orario notturno. Questa soluzione, seppur non definitiva in termini di configurazione stradale, è un compromesso pragmatico che permette di restituire la massima fluidità possibile al traffico senza compromettere la sicurezza a lungo termine.
L’ingegneria dietro il ritorno alla normalità
Il cantiere di Capo San Donato non è stato un semplice rattoppo. I lavori di messa in sicurezza, avviati in regime di somma urgenza a seguito dello smottamento, hanno coinvolto una serie di interventi di ingegneria geotecnica complessa. Tra le opere realizzate spiccano la creazione di cordoli in calcestruzzo armato su micropali, essenziali per stabilizzare il terreno, la costruzione di muri di sostegno con tiranti per ancorare la parete rocciosa, e l’installazione di un sofisticato sistema di drenaggio e monitoraggio. Quest’ultimo sistema è fondamentale: non solo previene futuri smottamenti, ma fornisce dati in tempo reale sulla stabilità del versante. La realizzazione di queste opere, inclusa la formazione del bypass viario provvisorio, testimonia un impegno tecnico notevole per trasformare un’emergenza in una soluzione strutturalmente più sicura e duratura.




