A Borgio Verezzi, il 59° Festival Teatrale si illumina con una prima nazionale che promette di far ridere e riflettere: “La coppia più sexy d’America“. Questa commedia brillante, firmata dal pluripremiato autore Ken Levine (mente dietro successi come MASH, Cheers e I Simpson), porta in scena un confronto intimo e pungente tra due ex star televisive. È un viaggio nel tempo, tra ricordi agrodolci e la riscoperta di un’attrazione inaspettata, il tutto filtrato da un’intelligenza satirica che promette di tenere incollati alle poltrone.
Immaginate due icone televisive degli anni ’80, una “coppia da copertina” di una celebre sitcom, che si ritrovano per puro caso trent’anni dopo. L’occasione è un funerale, ma il vero evento è il loro scontro in una stanza d’albergo. Sul palco, Francesca Reggiani e Antonio Catania danno vita a questo faccia a faccia con una maestria unica. Reggiani, con la sua travolgente vis comica, alterna leggerezza e profondità, mentre Catania, volto amato di teatro e cinema, porta in scena un registro ironico e malinconico. Accanto a loro, Jacopo Ferro completa il cast. Il sarcasmo vola, le vecchie ferite si riaprono, ma tra rimpianti e nuove rivelazioni, emerge una tensione che fa riaccendere un’attrazione inaspettata. È uno spaccato crudo ma esilarante sul dietro le quinte della celebrità e su come il tempo cambi (o non cambi) le relazioni umane.

La regia di Marco Carniti agisce come una lente d’ingrandimento, capace di esaltare la brillantezza del testo di Levine. Carniti, noto per la sua capacità di lavorare su opere classiche e contemporanee, firma un allestimento moderno e dinamico. Il suo approccio crea un equilibrio delicato tra satira tagliente e commedia romantica, permettendo al pubblico di ridere ma anche di riflettere. Come spiega lo stesso Carniti, lo spettacolo esplora temi attualissimi: la superficialità dei media, la pressione dell’immagine pubblica che non perdona il tempo che passa, la difficile ricerca di un equilibrio tra vita privata e carriera, e la sfida di rimanere autentici in un mondo ossessionato dall’apparenza. Il passato e il presente si intrecciano, alimentandosi a vicenda, per ridisegnare un destino in una nuova e appassionata storia d’amore.
Al centro di tutto, c’è l’amore. Un amore che, come suggerisce Carniti, in età matura può essere sorprendente e travolgente quanto in gioventù, magari con l’aggiunta di qualche “divertente aiutino”. La commedia dimostra che l’attrazione e la passione non hanno età e possono riaccendersi in modi inaspettati, persino tra le macerie di vecchi rancori. Questo spettacolo non è solo un’occasione per divertirsi, ma un invito a guardare con occhi nuovi le relazioni, le aspettative della società e la forza universale dell’amore che, in ogni sua forma, rimane sempre sinonimo di vita.