Bilancio Regionale Ligure: approvato Rendiconto 2024, acceso dibattito sul futuro

Giornata intensa in Consiglio Regionale con una seduta “a oltranza” dedicata all’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio 2024 e alla discussione del bilancio di previsione per gli anni 2025-2027. Nonostante i numerosi emendamenti presentati dalla minoranza, una riunione dei capigruppo ha stabilito la linea per l’approvazione dei documenti finanziari.

I numeri del rendiconto 2024

Il Disegno di Legge 66, ovvero il rendiconto generale dell’Amministrazione di Regione Liguria per il 2024, è stato approvato con 18 voti a favore (dalla maggioranza) e 13 contrari. Il rendiconto è essenzialmente una “fotografia” della gestione finanziaria, confrontando le previsioni di bilancio con i risultati effettivi.

Nel dettaglio, il rendiconto 2024 ha accertato entrate per 6 miliardi e 42 milioni di euro e ha registrato impegni di spesa per 5 miliardi e 868 milioni di euro. Le riscossioni totali ammontano a 5 miliardi e 707 milioni di euro, mentre i pagamenti totali sono stati di 5 miliardi e 764 milioni di euro. Il fondo di cassa al 31 dicembre 2024 si attesta a 370 milioni di euro, con un risultato di amministrazione positivo di 896 milioni di euro, dal quale vanno dedotti accantonamenti e vincoli di legge.

Le critiche della minoranza e l’appello all’unità

Prima di addentrarsi nel bilancio futuro, i consiglieri di opposizione hanno espresso le loro perplessità sul rendiconto appena approvato. Per i capigruppo della Lista Orlando Presidente e di Avs, non ci sarebbe stato “nessun cambio di marcia” tra la precedente gestione del presidente Giovanni Toti e quella attuale di Marco Bucci. Selena Candia (Avs) ha rincarato la dose, sostenendo che “il modello Toti è stato riproposto da Bucci nonostante la lista Cambiamo non esista più e la palla politica sia stata presa in mano da FdI, Lega e Forza Italia”. Dal canto suo, Stefano Giordano (Movimento 5 Stelle) ha lanciato un appello all'”unità di intenti del consiglio regionale per provare a lavorare insieme per svoltare il futuro della Liguria”.

Al di là dei numeri: il dibattito sul modello politico

La discussione sul bilancio regionale, al di là delle cifre, si trasforma in un vero e proprio dibattito sul modello politico e di gestione della Liguria.

L’accusa di “nessun cambio di marcia” e di riproporre il “modello Toti” anche sotto la guida Bucci, pur con un’inedita composizione politica della maggioranza, suggerisce una preoccupazione per una presunta mancanza di rinnovamento o di rottura con pratiche contestate. Questo dibattito evidenzia come, anche in un momento di transizione e con nuove figure al timone, le opposizioni cerchino di sottolineare la persistenza di approcci e dinamiche che ritengono problematiche. L’appello all’unità di Giordano, in questo contesto di accese critiche, appare quasi come un tentativo di richiamare a una visione comune al di là delle frizioni, ma sottolinea anche la profondità delle divisioni interne al Consiglio. La vera sfida per il futuro della Liguria non sarà solo la gestione dei numeri, ma la capacità di superare queste visioni contrapposte per costruire un percorso condiviso.

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