La nomina di Matteo Paroli a nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Savona-Vado e Genova segna un momento cruciale per il Ponente Ligure. Il sindaco di Savona, Marco Russo, esprime con chiarezza le aspettative di una città che cerca una decisa rottura con il passato, puntando a una maggiore autonomia e a una valorizzazione dei suoi scali. Il primo cittadino accoglie con ottimismo l’arrivo di Paroli, vedendo in lui l’opportunità di trasformare le criticità storiche in un vero salto di qualità per l’intero sistema portuale.
Il sindaco Russo non nasconde le difficoltà ereditate dal passato, definendo l’unificazione con Genova più un “assorbimento” che una vera integrazione. Critica lo sbilanciamento nei finanziamenti a favore di Genova e la struttura “pachiderma amministrativo” dell’Autorità, che, a suo dire, si porta dietro “vecchi difetti tutti genovesi”. La piattaforma di Vado, in particolare, è sempre stata oggetto di interesse da parte del capoluogo ligure, creando una situazione di scarsa autonomia per Savona e Vado nelle decisioni importanti. Nonostante queste ombre, il sindaco sottolinea un dato di realtà: il porto è oggi un attore globale che deve operare con una logica di sistema. La speranza è che l’arrivo di Paroli possa finalmente creare un “vero sistema portuale”, capace di sviluppare strategie ottimali e superare le problematiche pregresse.

La visione di Savona e Vado per il futuro portuale è chiara e ben definita. Il sindaco Russo evidenzia le performance significative degli scali del Ponente, che rappresentano il 25-30% del traffico dell’intero sistema. Questi porti sono caratterizzati da dinamismo, efficienza e, soprattutto, una forte compattezza tra istituzioni, parti sociali, terminalisti e direzione locale. Un valore, quest’ultimo, che va oltre gli aspetti tecnici e si rivela cruciale anche nei momenti difficili.
Il sindaco registra con favore i primi contatti con Paroli, che mostrano “un cambiamento positivo rispetto al passato”. Tra gli investimenti prioritari, Russo elenca lavori stradali e ferroviari, il tunnel sub-portuale per Savona, un piazzale per mezzi pesanti a Zinola, il completamento della diga e le infrastrutture per il retroporto di Vado, oltre alle banchine 33 per Grimaldi e all’allineamento del molo Boselli a Savona.
Nel processo di riorganizzazione e rilancio, la scelta della leadership locale è fondamentale. Riguardo alla direzione dell’Ufficio territoriale di Savona, attualmente retta pro tempore da Paolo Canavese, il sindaco Russo esprime un’opinione chiara e ponderata. Pur nel rispetto dell’organizzazione dell’Autorità di Sistema, ritiene che la struttura di Savona debba essere rafforzata, diventando “meno verticistica e più autonoma”.